Scuola di Farmacia e Nutraceutica

Università Magna Graecia di Catanzaro

CdL Scienze Biologiche per l'Ambiente Interateneo UMG-UniRC

Il Corso di Laurea triennale in Scienze Biologiche per l’Ambiente è istituito tra l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro (sede amministrativa) e l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Tale Corso rappresenta il primo livello degli studi universitari e si propone di garantire una preparazione di base relativa alle principali discipline caratterizzanti le scienze della vita, anche finalizzata all’acquisizione di metodologie inerenti i diversi campi dell’indagine scientifica necessaria alla formazione professionale di biologo junior, favorendo così l’inserimento diretto nel mondo del lavoro. Il Corso di Studio si articola su tre anni di frequenza, comprensivi dello svolgimento di un tirocinio formativo e della redazione della tesi di laurea. La sede didattica per i primi due anni è l'Università degli Studi "Magna Graecia" di Catanzaro, mentre le attività didattiche del terzo anno si tengono interamente presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Per il conseguimento del titolo di Laurea in Scienze Biologiche per l’Ambiente è necessario acquisire 180 CFU (Crediti Formativi Universitari), con il superamento di 20 esami in discipline di base, caratterizzanti e affini che configurano e distinguono questa specifica offerta formativa da quelle attivate nella medesima classe di laurea (L-13) nel territorio regionale. Per quanto riguarda le attività formative di base sono previsti insegnamenti negli ambiti di discipline biologiche volte all’acquisizione delle conoscenze fondamentali sui viventi a livello molecolare e morfo-funzionale, e di discipline non biologiche (matematiche, fisiche e informatiche, chimiche) che sono propedeutiche da una parte all'acquisizione di competenze strettamente biologiche, dall'altra alla conoscenza del ragionamento e del metodo scientifico. Tra le discipline biologiche sono previsti insegnamenti quali biologia cellulare, biologia vegetale e botanica, zoologia, biochimica, ecologia, genetica; tra le discipline matematiche, fisiche e informatiche gli insegnamenti di matematica, informatica e fisica; tra le discipline chimiche insegnamenti di chimica generale, chimica analitica e chimica organica. Per quanto riguarda le attività formative caratterizzanti sono previsti insegnamenti negli ambiti delle discipline botaniche, zoologiche, ecologiche, biomolecolari, fisiologiche e biomediche, atte a fornire un sistema integrato di conoscenze per la comprensione dei meccanismi molecolari ed ereditari alla base del funzionamento delle cellule e degli organismi viventi, ivi compresi i processi sottesi alle interazioni tra organismi ed ambiente. Tra queste discipline sono previsti insegnamenti tra i quali anatomia comparata, biologia molecolare, microbiologia, fisiologia, tossicologia. Le attività formative affini/integrative sono indispensabili per approfondimenti specifici in ambito ambientale. Tali attività sono volte soprattutto all’acquisizione di capacità nel valutare lo stato degli ecosistemi e delle comunità, al fine di elaborare strategie di azione per la conservazione e la tutela della biodiversità, degli habitat e del territorio, anche con riferimento agli aspetti normativi. Per le attività formative di base sono previsti 54 CFU, per le attività caratterizzanti sono previsti 54 CFU e per le attività affini integrative 41 CFU. Si aggiungono 2 attività formative a scelta da 6 CFU ciascuna. In tal modo lo studente avrà la possibilità di approfondire le proprie conoscenze in varie aree della biologia o affini, così come nell’ambito delle più recenti metodologie analitiche applicate alla ricerca ambientale, assecondando da un lato le proprie propensioni, dall’altro preparandosi a una scelta più consapevole e matura dell’eventuale percorso di laurea magistrale (LM-6). I laureati in Scienze Biologiche per l’Ambiente acquisiranno altresì abilità linguistiche (5 CFU). Il modello didattico adottato assicura allo studente un apprendimento assistito per tutto il percorso formativo con l’accesso ai supporti didattici specificamente sviluppati ed un repertorio di attività didattiche individuali e/o di gruppo guidate dai docenti e dai tutor. Attraverso lo svolgimento di un periodo di tirocinio (10 CFU) presso un'azienda produttiva in campo biologico, biochimico, farmaceutico o biotecnologico, un laboratorio analitico, di monitoraggio o di ricerca biologica, un ente territoriale attivo in materia di ambiente o di pratiche di conservazione, un parco o una riserva naturale, lo studente avrà l’occasione di apprezzare per la prima volta la connessione fra preparazione universitaria e attività professionali.

Sbocchi occupazionali

I principali sbocchi occupazionali e professionali previsti per il biologo ambientale junior sono attività professionali e tecniche in: (i) laboratori (pubblici e privati) di analisi biochimiche, chimiche, bio-sanitarie, industriali e biotecnologiche; (ii) enti pubblici e privati di ricerca e di servizi dove si debbano classificare, gestire ed utilizzare organismi viventi e loro costituenti nonché gestire il rapporto tra sviluppo e qualità dell'ambiente; (iii) enti dì monitoraggio biologico o biochimico per la valutazione/controllo della qualità; (iv) enti per lo sviluppo della biodiversità e della sua conservazione, ripopolamento biologico e restauro ambientale; (v) studi professionali multidisciplinari impegnati nei campi della valutazione di impatto ambientale, della elaborazione di progetti per la conservazione e per il ripristino dell'ambiente e della biodiversità, e della sicurezza biologica.

Ai sensi della legge n. 163 del 2021, la professione di biologo potrà essere svolta previo superamento dell'esame di laurea, acquisendo il titolo professionale di Biologo Junior, per lo svolgimento delle attività codificate.

News:

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SEMINARIO PROF. THOMAS SUDHOF (Premio Nobel per la Medicina 2013)
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PREMIO WORLD CHEESE AWARDS
Procedura selettiva per la copertura di un posto di Professore di II fascia, mediante chiamata ai sensi dell’art. 24, comma 6, L. 240/2010 - S.C. 06/G1 - S.S.D. MED/39 - Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche - D.R. n. 1760 del 21.12.2021.

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